Metodo di produzione Elettrolitico

Disegno stilizzato Generatore Argento Coloidale
Disegno stilizzato Generatore Argento Coloidale

Il Metodo di produzione dell'Argento Colloidale Elettrolitico, chiamato anche 'Per Elettrotipia', o Metodo Becker.

 

Fasi della produzione.

 

Questo metodo di produzione venne impiegato dagli anni 30 in poi. Il prodotto era piuttosto instabile e dipendeva fortemente come ancora oggi dalla qualità del Generatore impiegato, dalla purezza dell'acqua e dalla perizia dell'operatore. Il sistema è teoricamente molto semplice, e con un generatore di qualità può essere facilmente impiegato da un operatore facilmente addestrato per ottenere un prodotto sia pure con i limiti imposti dalla tecnologia in grado di fornire ottimi risultati. Il generatore è costituito da una centralina in grado di fornire una tensione elettrica continua con inversione della polarità ogni qualche decina di secondi, da una coppia di elettrodi in  Argento purissimo immersi in acqua bi-distillata, una pala agitatore del liquido trainata da un moto-riduttore.


Al passaggio della corrente dall'elettrodo positivo si staccano degli ioni, cioè degli atomi aventi carica elettrostatica positiva che rimangono in soluzione nel liquido. Col procedere della produzione la densità aumenta sino quasi alla saturazione, a questo punto gli ioni tendono ad agglomerarsi, ossia si uniscono fra di loro sino a diventare particelle costituiti da un certo numero di Ioni. Col passare del tempo ed all'aumento della saturazione continuano ad aggregare altri ioni aumentandone le dimensioni.



Fasi di produzione degli ioni e successiva agglomerazione

Produzione ancora a bassa densità

Produzione prossima alla saturazione

Produzione prossima alla saturazione


Fasi di eccessiva agglomerazione

Produzione in fase di saturazione avanzata del liquido ed eccessiva agglomerazione delle particelle. 

Produzione in fase di saturazione molto avanzata del liquido ed esagerata agglomerazione delle particelle

Le particelle tendono ad agglomerarsi fra loro


 All'aumentare del diametro la carica elettrostatica diminuisce e con questa la loro capacità antimicrobica. Quando il diametro delle particelle si approssima ad un certo valore critico queste avranno perso gran parte della loro carica elettrica e non potendo più rimanere in sospensione nel liquido lentamente si depositano nel fondo sotto forma di precipitato nero.

 

  Durante la produzione, parte degli ioni aventi carica elettrica positiva, rimangono in soluzione nel liquido, altri vengono catturati dall'elettrodo negativo e diventano scorie che via via forma uno strato prima dorato, poi grigio chiaro che diventa sempre più scuro infine nero. Quando lo strato di scorie rimane relativamente sottile queste rimangono ben compatte sull'elettrodo, quando si ingrossa incominciano a staccarsi in pezzi  prima piccoli poi sempre più grossi in particolare dai bordi. Il liquido da trasparente assume un colore giallino chiaro, poi sempre più scuro, poi grigio infine nero e grossi pezzi di scorie si vedono galleggiare nel liquido e lentamente deporsi sul fondo.


Colore degli elettrodi e del liquido nelle diverse fasi della produzione ed oltre, in relazione alla densità del liquido.

Questo esempio era valido solo per i Generatori Look quando non era presente il "TELAIO BLOCCA ELETTRODI"

che consente di annullare o limitare la presenza delle scorie.

Densità sino a 10 ppm 
11ppm 12-15 ppm 16-18 ppm
Oltre i 18 ppm     
Colore elettrodi: Pulito lucido
Leggermente dorati Grigio chiaro  Grigio scuro Nero, emettono scorie.
Bordi elettrodi: Puliti lucido
Grigio Nero, emettono scorie

Nero forte spessore,

emettono molte scorie. 

Nero forte spessore, emettono molte scorie. 
Colore liquido: Pulito e trasparente
 Pulito e trasparente Pulito, presenza poche scorie.

Torbido, presenza molte

scorie anche sul fondo.

Molto torbido e scuro, grossa quantità di scorie anche sul fondo.

L'articolo è in fase di completamento.